Polisemia corcumellana

Così come avviene nella lingua italiana, anche nel dialetto corcumellano l’ambito semantico del verbo refa’ = ita. “rifare” è assai ampio. Il prefisso re-, tuttavia, non sta solo e sempre a indicare una semplice reiterazione (“ri-fare” = “fare di nuovo”). Come accade anche per altre forme verbali dialettali, infatti, il re- preposto al verbo può svolgere una funzione perfettiva, e cioè mettere in risalto la puntualità o il compimento dell’azione cui si vuole fare riferimento. Un retaggio, questo, che ancora una volta proviene dalle lingue antiche, molto attente al cosiddetto “aspetto” dei verbi e alla qualità delle azioni che essi vogliono esprimere. La semantica dilatata del verbo refa’ ha comunque prodotto nel corcumellano una gamma assai varia di accezioni con numerose sfumature di significato.

italianoaccezione corcumellana
rifare, compiere di nuovorefa’
ricostituire, ripristinareRefa’ jo fosso, la via, etc.
restituire, ridareRefa’ lo résto (perfettivo)
produrre, creareRefa’ lo cacio (perfettivo)
reagire, ribellarsiRefa’ faccia (perfettivo)
cambiare, rinnovareRefa’ la mobilia
riordinare, rimettere al postoRefa’ jo létto, i férri, etc.
rimettersi in saluteS’ha refatto (perfettivo)
dare di stomaco, vomitareJo varzitto ha refatto (perfettivo)
ricollegarsi a qualcuno o a qualcosaQuesto se refà a quélo che stèmmo a dice
prendersi la rivincitaSo’ venciùto e me so’ refatto
prendersela con qualcunoSe lla refà sempre su de quìo
frequentare di nuovo qualcunoMo’ se lla refà co’ quìo
imitare qualcuno, raffigurare un soggettoJo refà paro paro
risarcireMe tucchi refà delle spese
divenire stantìo, raffermo‘Sto pano è refatto (perfettivo)
insistereE ci refà! (perfettivo)
rivalersi su qualcunoSe jo figlio non paga, la banca se refà su jo patro
gestire un bene in affittoQuìo tè la terra a refa’
reiniziare un cicloDoméneca refà la Luna
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